Museo del Vino Cotto - Copertina

Museo del Vino Cotto

A Loro Piceno, negli spazi suggestivi accanto al chiostro di San Francesco, il Museo del Vino Cotto racconta una storia antica fatta di sapori, gesti e tradizioni contadine. 

Museo del Vino Cotto

Nel cuore di Loro Piceno, accanto al chiostro quattrocentesco della Chiesa di San Francesco – consacrata nel 1372, con il chiostro realizzato tra il 1430 e il 1434 – è allestita la Mostra Permanente delle Attrezzature e degli Utensili per il Vino Cotto, uno spazio che racconta con autenticità e passione la tradizione vitivinicola del territorio. Il percorso espositivo guida il visitatore attraverso le diverse fasi della produzione del vino cotto, dalla raccolta dell’uva fino all’invecchiamento nelle botti. 

Si apre con gli strumenti utilizzati durante la vendemmia, lo velegnà, come canestre in vimini, canne, cassette di legno e le tipiche viunzitti, piccole bigonce impiegate per trasportare i grappoli. L’uva raccolta veniva poi versata nelle canà, grandi recipienti in legno o muratura dove veniva pigiata, oppure lavorata con pigiatrici manuali, una delle quali è visibile all’interno della mostra. Il mosto, detto lu musto, veniva raccolto in una secchia, contenitore in legno caratterizzato da due doghe sporgenti che ne facilitavano la presa. Le vinacce e i graspi venivano trasferiti nel trocchju, il torchio, per estrarre fino all’ultima goccia di liquido. Una delle ricostruzioni più suggestive dell’allestimento è quella della fornacchiola, una struttura in muratura dotata di un’apertura per alimentare un fuoco a legna sotto una caldaia in rame, dove il mosto veniva cotto lentamente. Il liquido veniva travasato all’interno della caldaia con lu stanatu, un grande ramaiolo di rame con manico. Durante la lunga cottura, la superficie del mosto veniva pulita con una schiumarola, una ramina utilizzata per eliminare la schiuma in eccesso. Una volta terminata la bollitura, il vino ancora caldo veniva trasferito nelle botti con la 'mbottatora, un grande imbuto, oppure nuovamente con lu stanatu, o con moderne pompe meccaniche. 

Ogni passaggio racconta un sapere antico, fatto di gesti tramandati nel tempo e strumenti semplici ma ingegnosi. Loro Piceno, che da sempre si distingue per la qualità del suo vino cotto, celebra ogni anno questa eccellenza con una festa tradizionale molto sentita: la rinomata Sagra del Vino Cotto. Nata nel 1948 come Festa dell’Uva, con carri allegorici decorati con viti e spighe di grano, è cresciuta fino a diventare un appuntamento di rilievo a livello regionale, capace di attrarre visitatori da tutta Italia.

Indirizzo: Piazza San Francesco d'Assisi, 3, 62020 Loro Piceno MC

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